femcamp
BarCamp, FemCamp, tutti a chiedere cos’è. Wikipedia dice che è una non conferenza. Io aggiungo che è un punto di raccolta di blogger relativamente famosi, tutti appartenenti ad una casta ma uh, come si arrabbiano, se sanno che sono considerati una casta. Fattostà che si leggono, si commentano e ai BarCamp si parlano tra loro. Conferenze sui blog, fatte da blogger ad altri blogger! Dio che ne scampi… Ma non basta essere blogger relativamente famosi, per partecipare a tutti i BarCamp sparsi per l’Italia. A quanto ho notato io, sono necessarie anche una macchina fotografica perennemente al collo e ovviamente non una digitale compatta come la mia (troppo comoda!) ed una maglietta brandizzata (google, wikipedia, blogger, firefox … scegliete voi). Se si porta un portatile, che sia un mac, per l’amor del cielo.
Io non ho niente di tutto questo, e ci sono andata per farmi un viaggio in eurostar – e sì, ho scoperto che li vale, quasi, i soldi che costa – e per assistere chi parlava di style.it. Sono state scattate centinaia di foto a tradimento (flickr, tag femcamp, ed eccomi lì che spunto dovunque) e un po’ di foto dalla fotografa di glamour per un articolo che uscirà prossimamente. Sono tentata di non accennarlo nemmeno a mia madre, visto che quando ha saputo che c’era il mio nome scritto su cosmopolitan ha comprato semplicemente tutte le copie che ha trovato (e sospetto le conservi in una cassetta di sicurezza in una banca svizzera).
34 commenti
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ahahah sei proprio la prima che compare!
per fortuna son arrivata tardi, son stata poco e ho schivato ogni possibile obiettivo, ma soprattutto: non ho firmato la liberatoria per le immagini
contenta di averti rivisto -
to geek the world non serve un mac, anzi non serve nemmeno un portatile
Sarà perchè non conoscevo quasi nessuno ma ho ascoltato molto e non ho badato alle manie che forse un tempo appartenevano pure a me.
Diciamo che al di là della mancanza di materiale, che viene visto quasi negativamente eppure è il sugo del 2.0 il quale altrimenti diventa solo una bandiera da mettere nei blog post, non ho notato una chiusura così marcata, nonostante fosse un Barcamp tematico e addirittura gender related.
Quello che mi ha colpito è la richiusura a fine manifestazione dove molti sono tornati a crosslinkarsi a vicenda e non hanno esposto particolarmente la loro rete contatti a contaminazioni. -
c.f. anche a me ha fatto piacere ho avuto il mio exploit di parole giornaliere proprio parlando con te
pinko 2.0 e Deirdré Straughan: « blogger che parlando di blog ad altri blogger » è un circolo vizioso che voi non avete idea; probabilmente però lo notiamo solo noi allergici a questo genere di cose
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Se ti serve una macchina fotografica… si rimedia..
Basta che me la difendi da manacce altrui… -
Non sia mai! adoro la mia macchina fotografica, anche se purtroppo è maneggevole e mi sta nella borsa
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eheheh… evabbè ma se devi fare la strafiga.. tu usi la tua… ma porti a spasso la mia.. (la sony 828) per far scena… se ricapita…che peraltro è maneggevole, (io sono uno comodo con gli oggetti..) oltre a essere una swivel.. magari è non una piuma… se proprio vogliamo..
950g. ma ha un suo perchè…
e sta in una borsa della jeep piccolina pur avendo un bel 28-200..
, poi è ovvio che ogni macchina è bella a mamma/papà suo eh… -
scusa, anija, ma io sono arrivato fino a pagina 10 di flickr con tag femcamp e non t’ho vista.. Soprattutto : ho visto solo uomini.. ma che femcamp era ?
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trentasei, trentasei… se le hai ordinate per "le più interessanti" (commentate) ti sei perso la prima riga, direi
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ora provo..
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…tu sì ‘no sguardo fulminante.. resto dell’ idea apparente comunque vi fossero più uomini che donne..
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Magari! Ma dal vivo ti assicuro che c’erano più donne
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mi fido di te.. ma niente cena nel post camp ? è quella la parte migliore, no ?
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Ah, non so noi siam tornate nel milanese entro sera! E non credo ci sia stata una cena, dopo.
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allora ho fatto bene a non venire.. ho capito, toccherà organizzare a me un barcamp.. ma proprio nel senso di BARcamp : tutti a bere, parlare, suonare, cantare, divertirsi, bere, sorridere, piangere.. titolo del BARcamp :"in vino veritas.."
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Anija, lo so’ e’ come! Mi trovo esclusa da diversi gruppi, a cominciare da Blogbabel poiche’ non scrivo in italiano (anche se vivo in Italia e scrivo, per lo piu’, sull’Italia). Sebbene videoblogger fra i primi 50 nel famoso Yahoo videoblogging group, non sono mai stata citata nei centinaia di articoli in merito, e cosi’ via.
Sono riuscita a farmi linkare da molti blogger maschi italiani con mio pezzo su BarCamp Roma – un bel linkbait e ci sono cascati tutti! Rido ancora fra i baffi…
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Se posso…la macchina fotografica la porto io…. volentieri… e poi il titolo mi è congeniale direi..
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Urca,
assolutamente bellissima!E mi ha fatto venire voglia di fare nuove foto
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dai anija, non sarai troppo severa? è che fa piacere ritrovarsi e si perde tempo a salutare tutti quelli che si conoscono, prima di arrivare a quelli che non si conoscono. fa piacere fare foto – per passione e perché ci si sente tutti un po’ al centro dell’attenzione, finalmente, dopo tanto blogging solitario… sorry cmq se ti ha infastidito ma ai camp è così, uno intervista l’altro che sta fotografando quello che riprende quell’altro che fa un podcast… e così via
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Secondo me la storia della casta non regge. Secondo me è solo una questione di timidezza come dice Deirdrè. Io vado ai barcamp per vedere le persone di cui leggo i pensieri tutti i giorni e che ogni tanto ho la possibilità di incontrare dal vivo. mi ha fatto piacere conoscerti e ti aggiungo in aggregatore.
Riguardo alla questione del linkarsi a vicenda hai ragione. Non piacciono neanche a me i post del giorno dopo con mille link ad altrettanti blog. Posso assicurarti che nessuno lo faccia per questioni di rank ma il rischio di vederci un po di furbetteria è grande…
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Mah sì, ero solo ironica, non volevo essere severa… dopotutto il "blogger" è una specie tutta sua, e ha le sue peculiarità come ogni altra specie
Noi medio-blogger ad esempio abbiamo tutti i gravatar … voi no a quanto pare
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C’è sempre una certa distanza tra ciò che succede e ciò che si nota e si sceglie di raccontare: sabato c’erano un centinaio di persone, di cui la metà donne sulla cinquantina, mai viste prima, però tu chi noti? La casta (una decina di sfigati con le magliette regalate
Naaaah, è che non ci credo che ti sei messa su così carina solo per l’Eurostar, su, su, dilla tutta. -
Vedi che nemmeno te hai il gravatar?
Sono sicura che chi, da fuori, è venuto ai raduni di iobloggo ha visto poi la stessa cosa, che è quella che si nota se sei un outsider!
E comunque io mi sono messa così carina perché ho pensato « quanti single in caccia andranno a un femcamp? Moltissimi! » e visto che i blogger sono la mia specie protetta preferita…
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Mafe, falla finita con la maglietta di blogger e fatti un gravatar (qualunque cosa sia).
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Gravatar per tutti!
(è l’immaginina che compare a lato del vostro commento :P) -
Ma il gravatar ha un’assonanza con la tomba che mi preoccupa sempre un po’, io sono terrona
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O_o
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In effetti anche io pensavo a una lapide o cose così. Ma l’immaginina vale solo se scattata con macchina compatta?
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Non ci hai detto nulla sulla temperatura, anija. La casta dei blogger ama sudare. Spero ci fosse l’aria condizionata sull’intercity, di solito è rotta.
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Grave= tomba.
(comunque, di single in caccia ce n’erano, ma li hai terrorizzati con la tua copertura da “t’ammazzo se ti avvicini”, la prossima volta ti faccio ubriacare) -
Ubriacarsi è sempre una valida alternativa. Poi però dovevate venire a recuperarmi da dio solo sa dove, visto che quando mi ubriaco poi vago senza meta per ore
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Carlo, era un eurostar! E sì, c’era l’aria condizionata
Il gravatar può essere scattato con macchine di ogni genere, noi non siamo così sufnin
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"sufnin"! Me lo dicevano sempre da piccolo
Ora devo fare una bella foto per il mio gravatar…
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Non credo che al FemCamp si fosse "la casta" e sì che solitamente non la mando a dire per quel che riguarda l’autoreferenzialità. Che poi, se ci fosse stata la casta degli überblogger non mi avrebbero fatto entrare, ma forse erano assenti e impegnati a stilare liste di nomi del futuro ceto politico. E’ un po’ vero che il circo dei BarCamp si sposta con molte delle stesse facce, ma questo è un dato di fatto.
Io personalmente sono stato felice di vedere persone che riesco a vedere saltuariamente, chiacchierare con altre e conoscere qualcuno di nuovo che valeva la pena. Oh, e un paio di presentazioni mi sono interessate molto, in fondo faccio questo mestiere e se non fossi venuto a piedi avrei portato le spese di viaggio al commercialista.
(#14: non è che siete tornate perché non c’era una cena, non c’è stata cena perché siete tornate e così sono andato a vedere Zhang Yimou, che vi possino…)
Un po’ di caste-ismo sicuramente c’e’, ma ho il sospetto che ci sia anche una buona dose di timidezza. Le persone che nei propri blog possano sembrare alquanto disinvolte, spesso hanno problemi a relazionarsi in persona (dopo tutto, siamo quasi tutti geek in un senso o l’altro!). Tra questo e la naturale tendenza umana di sentirsi piu’ al proprio agio con persone gia’ conosciute, beh, e’ normale che sembrino un gruppo chiuso. Ma basta presentarsi per essere accolta come amica gia’ conosciuta e preziosa.