giornatacce
Io sono una persona abitudinaria. Cambiare orario il lunedì mattina, cambiare treno, passare in ufficio e poi andare altrove mi sfasa tutta la giornata. Soprattutto se mi sono ricordata delle incombenze ieri sera all’ora del post, più o meno, altrimenti sarei anche andata a dormire prima (sì, certo). Quindi adesso sono una specie di ameba che si regge a fatica sulla sedia, anzi, sta più che altro stravaccata sulla scrivania cercando di muovere il mouse con il pensiero e battere i tasti con il naso.
Il mio cervello riesce a fare esclusivamente due cose: elaborare continuamente il numero di minuti che mi distanziano dall’uscire e andare a dormire prima sul treno, poi a casa, ed un pensiero stile mantra della giornata « tutti che si preoccupano dell’allargamento dei deserti, nessuno che si preoccupa seriamente della facilità dall’allargamento immotivato delle persone ». Pausa sigaretta.
3 commenti
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e per fortuna che non sei un uomo, il cui cervello riesce a fare solo una cosa contemporaneamente…..(almeno a quanto dite Voi)
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mamma mia… quanto ho tutto programmato e qualcosa mi sballa… non capisco più niente!
…è che nessuno in realtà si preoccupa dei problemi che può seriamente risolvere, nello stesso modo in cui non sogna quel che può seriamente ottenere.
E comunque, certo, tutti si preoccupano di più della tua pausa sigaretta che non dei deserti…