dei giorni uguali agli altri giorni
La giornata era iniziata bene e sta volgendo al peggio. Mi sto innervosendo dal nulla, complice la stanchezza – non sono stata a casa una sola sera da giovedì scorso. Mi sto innervosendo per validi motivi, per chi ritorna senza essere chiamato mostrando ancora una volta nessun tatto e completo egoismo, per il non essere lasciata in pace mentre scrivendo qualche frase mando in pezzi ancora una volta il mio cuore con faccia impassibile. Per il sapere che mentre mangio la solita piadina un collega è da Tiffany a comprare il regalo alla fidanzata e io non riesco a non esserne profondamente invidiosa, come per tante altre situazioni, e detesto invidiare. Mi sto innervosendo perché ogni tanto torna il pensiero di andar lì con una sicurezza di me stessa che non ho a chiedergli semplicemente se gli va di uscire a bere qualcosa qualche volta, dopo l’ufficio. Ed invece quando una piccola sicurezza ce l’ho, so avere una sfacciataggine preoccupante; come ieri pomeriggio, mentre esordivo con un « posso farti una domanda spicciola? sei occupato sentimentalmente? ».
Ora però sono arrivate le cuffie in ufficio, bandite le casse – alla faccia di chi per mesi mi ha %&$£$ con i video a tutto volume – e io ho su i placebo. Si sa mai che la giornata giri in meglio.
4 commenti
-
Ho dei problemi davvero irrisori, in confronto a ben altre cose; in effetti qua sul blog mi lamento sempre, ma è perché è la mia valvola di sfogo. Ho tante cose che invece vanno bene, mi rendono felice e che sono fortunata ad avere.
Grazie per l’augurio e per il commento – i tuoi non li ho proprio mai trovati fuori luogo o inutili -
mi rivedo nel nervosismo, nelle attenzioni nei pensieri.. io sto cercando la forza di uscire da una situazione del genere..perchè forse la forza sta pure in un silenzioso..fanculo al tipo che va da tiffany a farsi perdonare occhi,orecchie e cuore che vaga da altre parti.
mari -
Io non credo siano sempre tutti così. E in questo caso l’esempio era per quello; sono così invidiosa, di tutte le ragazze che hanno saputo trovarsi accanto un uomo del genere.
Penserai che ti scrivo la solita frase: mi dispiace di leggerti così. Ma mi dispiace davvero. Vorrei poter fare qualcosa e so che non è possibile. Eppure sei una così bella persona e tutto si potrebbe pensare di te, tranne che hai dei problemi così fastidiosi. E’ stupido, ma ti auguro di trovare presto la tua felicità. E non lo scrivo perchè sta arrivando il natale e io mi sento più buona. Ti commento poco perchè rispetto a quel che scrivi tu, ogni mia parola la sento completamente inutile e mi sento idiota io.