dei negozi che dovrebbero scomparire dalla terra

Qualche giorno prima di Natale sono andata a Biella a firmare in banca per questioni legate all’eredità. Ne ho approfittato per lasciare i regali a mia sorella, ed in cambio ho ricevuto da lei un profumo che non metterò, e da mia mamma un sacchetto Pandora. Con tanto di biglietto: “anche se non mi parli ti voglio bene”.

Arrivo a casa e guardo cosa c’è dentro. L’orrore. Una collana con un ciondolo a cuore e un charm della famiglia, più un braccialetto plain.

Io metto la stessa collana tutti i giorni da 10 anni, da 5 con un ciondolo diverso (quello prima era un regalo di ex marito). Non ho MAI indossato niente con un cuore in tutta la mia vita, mai. È palese a chiunque mi conosca che la roba Pandora non può piacermi.

Lui dice che non devo lamentarmi perché conta il pensiero. Ma parliamone, del pensiero. Che pensiero di merda c’è dietro questo regalo? Mi conosci da 40 anni porco cazzo, e mi regali un ciondolo a cuore? No, mi spiace. È vero che conta il pensiero, ma è ovvio che qui il pensiero non c’è proprio stato. Si è andati a raccattare a caso un regalo in gioielleria, come fai quando devi fare un regalo in fretta e non ne hai voglia.

In ogni caso, Pandora vende le sue robe a peso d’oro, quindi mi spiace l’idea di chiudere tutto in un cassetto. Qui ha inizio l’epopea. Passo tre ore sul sito Pandora a cercare dei sostituti, bestemmiando in aramaico perché il sito fa schifo. Trovo tre cose. Vado in negozio per il cambio. Tiro fuori le mie scatoline dicendo che voglio cambiare tutto, la commessa subito si mostra confusa “ma questo non lo può cambiare!!” “questo cosa?” “questo, il bracciale, è omaggio”… ehm, ok, sto cambiando un regalo, secondo te lo so che è omaggio? Ho qualche modo di saperlo? “eh vabbeh non lo cambierò”. Mi fa il conto del resto, le dico che vorrei degli orecchini con due charm. Tira fuori gli orecchini e vuole già sistemare lo scontrino per il cambio, che fai, aspetta, fammi vedere anche i charm prima. Non li trova. Mi chiede di farglieli vedere sul sito (in 10 comodi minuti di caricamento). Raga, ma un catalogo cartaceo in negozio pareva brutto? Sul sito me li da esauriti. “eh se sono esauriti sul sito non ci sono”… Ma… Come? “sai se torneranno disponibili?” “eh no se sul sito non sono disponibili ovviamente non lo so”. E mi guarda senza aggiungere altro. Ovviamente non è la tua giornata migliore, eh, zia? Lascio perdere e me ne vado.

Per la seconda volta, secondo lui sto iper reagendo io a incazzarmi per aver trovato la commessa più svogliata della terra. Va beh.

Oggi ci riprovo, in un altro negozio. Entro. Un minuto e nemmeno uno dei due dietro la cassa alza lo sguardo. Partiamo malissimo.

Arriva la ragazza, le do la roba del cambio, le dico che volevo sti due cazzo di orecchini con i due charm di Alice nel paese delle meraviglie. “devi tornare domani perché sono in saldo” “ma io non li voglio in saldo” “è così” cosa cazzo stai dicendo? Già ho fatto fatica a trovare due robe per arrivare alla cifra del cambio, ci manca solo che me li scontate… Mi passa al suo collega. Meglio.

Trova uno dei due charm, me lo fa vedere. È orribile. Orribile, davvero. Vabeh, piano B. Un braccialetto e due anelli. Misuriamo. Troviamo il tutto. Mancano 6€. Gli dico “perfetto, va benissimo” “No”. Non si può cambiare senza superare la cifra del cambio. È il secondo negozio in cui entro a cambiare, la terza persona con cui parlo, è a nessuno è venuto in mente di dettagliare le poltiche di reso evidentemente pignole PRIMA di perdere mezz’ora a scegliere un reso. Dovrei aggiungere dei soldi per prendere la cosa più economica: un portachiavi A CUORE. Ma porco dio. Butto tutto nel sacchetto e gli dico “vabeh, niente, non lo cambierò” e me ne vado.

E per la terza volta, appena usciti mi attacca la pippa per la reazione.

A me l’unica risposta possibile sembra: ma i cazzi tuoi?

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