dello stalking
Sono circa due mesi che ho smesso di fare la stalker. Mi ci sono dovuta mettere proprio di punta con me stessa, inizialmente avevo anche cancellato l’account che uso per farlo, ma poi mi serviva per lavoro e l’ho riattivato, ma ho comunque resistito. Congratulazioni a me.
Questa cosa mi fa sentire una merda con me stessa. Lo so, lo so che dovrei smettere di pensare a persone ormai andate, che ho allontanato io stessa, e soprattutto che non dovrei gioire per le loro disgrazie – che è il motivo per cui sono una stalker – ma tra il dire e il sentire passa veramente molto. E quindi una volta al mese mi sono sempre fatta un giro sui vari account di ex, ex di ex, madre, ex suoceri. Un’attività del tutto inutile, visto che nessuna di queste persone (a parte ex di ex) pubblica praticamente mai nulla, e anche se gli capitasse una disgrazia non ne scriverebbe e io non ne gioirei, quindi a che pro? Non lo so. Devo avere qualche tarlo da qualche parte che m’ha smangiato via i neuroni della logica di queste dinamiche. L’unico modo per tenermi alla larga è pensare alla vergogna se e. se ne accorgesse per sbaglio, o alla vergogna che ho provato le poche volte che è venuto fuori da sè l’argomento.
Tutto ciò si va ad aggiungere ad una lista di cose per cui vorrei capire, e non da sola visto che in 40 anni non l’ho capito e niente, è chiaro che non succederà mai, ma con qualcuno*, se e come posso migliorare un po’.
* sì, ma chi?
la risposta è dentro di te ed è sbagliata (cit.)