è solo un blog

i'm a fountain of blood in the shape of a girl

dello schiarirsi le idee

Dunque, un po’ di aggiornamenti sparsi su fronte matrimonio/separazione/divorzio
Settimana scorsa c’è stato il fantastico incontro a 4, io+lui+gli avvocati. Durante l’incontro, prima si è deciso di lasciargli due settimane di tempo per andare in banca a chiedere il via per l’accollo del mutuo, visto che evidentemente da maggio, quando gli avevo detto che ce l’aveva fatta, che gli lasciavo la casa, non ha avuto tempo. Dopodiché ha deciso che però i soldi del notaio non li aveva, e visto che tutti gli avvocati presenti erano concordi a non fare l’atto durante il divorzio ma davanti al notaio, allora niente, si è concluso dandogli “una settimana per schiarsi le idee”. Dopotutto, ci siamo lasciati solo due anni e mezzo fa, ovviamente ha ancora le idee confuse, poverino. Dopo la settimana, la decisione è stata che accettava di prendersi lui la casa (ah, prima dai inviare una missiva all’avvocato intimandomi di lasciartela, poi “accetti di prendertela”, certo) ma solo se si faceva durante il divorzio per evitare i soldi del notaio. Come se la settimana prima non fosse mai esistita. La mia avvocata lunedì mi ha aggiornata dicendo che avrebbe chiesto che il procedimento fosse ovviamente a carico del suo avvocato e delle tempistiche strette (perché finché non accettavamo aveva già anticipato non sarebbe andato in banca a chiedere circa la possibilità di accollo), aspetto ancora aggiornamenti. Intanto, lui è in vacanza, quindi in banca non penso proprio sia andato, ma almeno si spiega il rifiuto di andare prima dell’ok da parte nostra.

Domani chiamerò l’avvocato per chiedere ancora aggiornamenti (venerdì sono stata ignorata).
Tanto, che fretta c’è? Oggi è il 1° ottobre 2018, ed è il terzo anniversario di matrimonio da quando questo matrimonio non c’è più.

delle settimane da single

E così sabato mattina l’ho accompagnato in aereoporto, preparandomi psicologicamente a rivederlo venerdì. Una volta all’anno, sempre in odore di chiusura budget, arriva il viaggio che me lo porta via per qualche giorno, questa volta addirittura una settimana.

Ho cominciato la mia settimana di solitudine e mancanza bivaccando a casa sua, dormendo cento ore, sistemando, andando all’ikea a comprare vassoi senza gambe per sbaglio (che tu sia maledetto, scombinatore di merce!), andando al cinema con la sua amichetta che dopo due anni ancora mi mette a disagio e preparando una carbonara per cena all’altra sua amica futura-vicina-di-casa + saving mr. banks e lacrimoni.

Questa settimana da sola ne approfitterò invece per fare una cernita di quello che mi prenderò dalla cucina – che al momento, avendo unito le cose di due donne, sembra più la cucina di un ristorante per quantità di attrezzi che quella di un appartamento milanese.

delle unioni

Porto i miei soliti sacchi, ma questa volta invece che avanti e indietro fanno un solo viaggio. Mescolo tutto, i nostri libri, i nostri dvd, i nostri cavi elettronici; le nostre guide Lonely Planet, che una volta unite coprono praticamente il mondo intero.
Se il passato m’ha insegnato qualcosa è che dovrei provare paura e diffidenza, o peggio, non dovrei proprio farlo. L’ultimo trasloco, dalla vecchia casa coniugale, è ancora molto vivido ed è stato una merda, senza girarci troppo intorno.

E invece no, imparo, ma quello che imparo, ogni giorno, è distinguere il passato dal presente, rendermi conto dell’abissale differenza. Tra quello che pensavo fosse l’amore, quello che ho sempre creduto si dovesse cercare, e quello che invece è. L’unica cosa che mi interessa è stare con lui, stare dove è lui, con o senza i miei dvd, i miei libri, i miei cavi. Adoro avere le sue cose mischiate alle mie perché è tutto un arricchimento, un miglioramento, tutte le sue cose rispecchiano lui.

E allora, via! Verso la cucina e oltre!