è solo un blog

i'm a fountain of blood in the shape of a girl

di ciò che non posso dire

È tutta la vita che vivo con questa spada di Damocle, sapevo che prima o poi sarebbe arrivata. Solo, speravo più poi che prima. Ovviamente dire queste cose ad alta voce non si può, non si deve, quindi zitta e scrivi nel tuo diario segreto. Volevo ancora viaggiare, volevo ancora vivere come ho sempre vissuto, senza responsabilità, soprattutto quando la responsabilità non me la sono presa io ma mi è stata caricata sulle spalle da due genitori di merda. Volevo godermi la nuova casa con il mio nuovo uomo, lo so che non è nemmeno più nuovo ma, sarò pure la più capricciosa superficiale della terra, volevo godermi ancora un po’ la nostra vita. Fanculo.

di gennaio

E così il mese più lungo dell’anno, questa volta è durato un battito di ciglia. Settimana prossima è già febbraio, non ho nemmeno fatto in tempo a finire lo stipendio.
I buoni propositi per ora vanno alla grande, siamo riusciti a fare serata in un locale, sono andata avanti con l’app e questo weekend l’ho addirittura testata sul campo: è piena di bug

Il weekend è stato una favola. Siamo arrivati nella super villa venerdì pomeriggio, una volta arrivati il sospetto che ci fosse poca privacy è diventato più che realtà, con anche videocamere ovunque. E vabbeh, ci avranno guardati far su per tre giorni, contenti loro! La “sala giochi” esterna era la versione per ricchi del nostro scantinato, con cabinato, tavolo da biliardo, biliardino, proiettore e addirittura la cucina: praticamente non ci siamo mai mossi da lì, facevamo la spola dentro fuori solo per il posacenere. Anche questa volta abbiamo dato un tocco di magic, e per quanto fossero davvero pochi il loro l’han fatto: sabato notte tutti svegli e pimpanti! Abbiamo annullato i ristoranti e non ci siamo mossi fino a domenica mattina

La casa procede, abbiamo fatto meno scatole di quelle che speravo ma più di quelle che immaginavo, domani ultimo sopralluogo per decidere e fissare i traslocatori. Per il resto siamo in attesa su praticamente tutti i fronti: attesa che arrivi il mutuo alla ragazza che compra da noi, attesa che arrivi il mutuo a noi, attesa di sapere la data del rogito, attesa del rendering del divano (avendo scelto 10 colori diversi abbiamo chiesto prima di poterlo vedere).

Attendiamo.

del 2023

Abbiamo iniziato l’anno a Candelaria, colazione sul mare e forse anche spiaggia, se ricordo bene, con il nostro cestino di paninetti montaditos. Abbiamo avuto ancora un mese e mezzo di case e colazioni sul mare, di piccolissime birrette e di infinite partite a Duel. Non mi vengono in mente modi molto migliori di iniziare l’anno, al momento.

Abbiamo ripreso la ricerca della casa e all’ultimo, quando ormai eravamo d’accordo che avremmo smesso e pensato invece a un nuovo lungo viaggio, l’abbiamo trovata. Abbiamo passato la restante metà anno a pensare a come ristrutturarla e arredarla nel modo ossessivo che ha e. per queste cose. Però almeno non swipa più per ore infinite, ogni giorno, sulle app di ricerca case

In extremis e. è anche riuscito a vendere casa, anche se dobbiamo effettivamente sforare nel 2024 per l’assoluta certezza di andare a termine. Questo renderà tutto il processo di acquisto quasi indolore, ed è un ottima notizia.

Ho imparato a cucinare il casatiello, il polvito, il caramello salato e ho provato a perfezionare un dolce inventato ancora però non perfetto. Rientrerà nei buoni propositi che non intendo fare per il 2024.

Siamo stati in Algarve, nella solitavilladapapponi®, ed ho adorato ogni singolo fiore e ape e millesimo di natura incontrata. Siamo andati alla ricerca di un po’ di fresco a Berlino, dove abbiamo trovato lo stesso caldo di Agosto di qua, ma senza condizionatori. Siamo stati ad Alba a mangiare tartufo e bere vino per tre giorni. Siamo stati a Budapest e nel suo zoo bar, dove ho tenuto in mano un camaleonte . Siamo stati nelle Marche ad un bellissimo matrimonio.

Ho passato un ottimo anno a lavoro, ho ricevuto il solito spontaneo mini aumento, il mio bonus e pure il regalo di natale in buoni Amazon. Dovrete raschiare via il mio cadavere dalla sedia per liberarvi di me, cari capi e colleghi.

Ho iniziato a lavorare alla mia app di viaggi, che posso ora considerare completa al 30%.

Ho tagliato via le rimanenti punte decolorate e dopo – oddio? pre covid? eh sì – 4 anni, ho abbandonato colori vari per passare al rosso. Sì, di nuovo.

Ho visto Bjork Abbiamo visto i Black Keys.

Forse a questo punto, dopo questo sbattimento di recap, avrebbe davvero senso buttare giù qualche proposito e speranza?

Uscire di più, andare di più nei locali. La ripresa dal periodo covid è ancora piuttosto lenta.

Viaggiare almeno uguale Sogno le Faroe, un altro viaggio con amici e l’Asia, Alberobello e Matera, e altro, tanto altro.

Vedere più concerti. Tanti di più. Un festival almeno

Finire l’app. O almeno andare avanti, non voglio mettermi troppa pressione.

Ah, e perfezionare quella ricetta.

Tutti questi propositi mi fanno pensare che in questo momento, cosa strana, ho dei piani fino al 2025 e oltre. So che nel marzo 2025 faremo un progetto di ristrutturazione della casa, perché voglio viverci almeno un anno prima. Nello stesso anno rifaremo i bagni e qualcos’altro. Negli anni successivi finiremo il qualcos’altro e cercherò di risparmiare abbastanza per rifare la camera da letto con il pavimento che sogno da sempre. Ecco, sono in uno di cui periodi molto rari in cui potrei rispondere alla domanda “dove ti vedi da qui a cinque anni?”. È positivo? È negativo? Non lo so. Come ogni animaletto selvatico che si rispetti, il primo istinto è la fuga. Il proposito vero del prossimo anno, e dei prossimi dopo, è non cadere in tranelli animaleschi che nulla hanno davvero a che fare con ciò che voglio. Questo è stato l’ennesimo anno felice, di cui davvero faccio fatica a ricordare un giorno triste, di una serie. E quello che voglio è che resti così