è solo un blog

i'm a fountain of blood in the shape of a girl

degli aggiornamenti

Giusto per scrivere qualcosa.

Tema casa: domani ci riproviamo, andiamo a vedere un appartamento che avevamo visto a dicembre e non ci aveva convinti anche se era l’unica scelta in lizza con l’appartamento accanto. Abbiamo visto anche altre case, ma non abbiamo trovato niente di interessante. Da dicembre ad oggi è sceso parecchio di prezzo, e per ora sarebbe l’unica soluzione che ci (gli) permetterebbe di aprire un mutuo senza prima vendere casa o dovermi aggiungere io. Quindi torniamo con l’architetto per capire quanto ci costerebbe rifare la disposizione delle stanze per ovviare agli unici due problemi reali di questa casa: il bagno microscopico e la scala a chiocciola. E ne approfitterò per capire se l’innamoramento del terrazzo che avevo provato era solo una cotta o qualcosa di più.

Tema dieta: sono nella seconda settimana di dukan, ho già la palle che girano come la ventola dell’auto dopo 3 ore in autostrada ad agosto. Secondo il piano dovrei terminare il 31 maggio con il mio peso ideale (che ovviamente non raggiungerò mai e che è già oltre al peso con cui la gente mi chiede ma stai bene?). Per ora conto di arrivare a fine aprile con circa 6/7 chili persi (pesarsi prima di inziare sarebbe stato furbo ma allo stesso tempo troppo masochistico). Poi vedrò quanta fibra morale mi è rimasta per proseguire.

Tema vacanze: anche qua siamo in uno stallo alla messicana. Abbiamo già prenotato una settimana a Fuerteventura con gli amici nella solita villa con piscina da papponi, la prima settimana di giugno. Poi ho dovuto segnare circa altre 4 settimane di ferie (lavorare tutto l’inverno paga molto bene, a livello di ferie arretrate) un po’ a caso, ma siamo in attesa di capire se sto benedetto full-remote per la mia dolce metà arriverà o meno. Nel caso arrivi (in tempi umani) attaccheremo almeno un paio di settimane a Fuerte di smart working. E quindi il mio piano Maldive per un’altra settimana sfuma, perché dopo tre settimane su un isola sto a posto a quantità di acqua per il 2022, grazie. La nostra infinita lista di vacanze, una volta scartati i posti dove non andare perché a) c’è la guerra b) c’è il covid e scarsa sanità c) i voli hanno prezzi assurdi, rimane ben misera. A questo punto c’è da sperare che la casa vada in porto, almeno quest’anno pensiamo a quella e basta.

della fortuna

Dunque, dov’eravamo rimasti? Ah, sì:

Ovviamente: i lavori al 110% devono partire il prima possibile e lui nel frattempo non deve assolutamente vendere casa a qualcun altro. L’incastro è debole, lo so, lo sappiamo. Ma per ora: sogniamo, sorridiamo come due ebeti, continuiamo a dirci che comunque vada per noi va benissimo anche restare come siamo perché ci basta stare nella casa dove sta l’altro per stare bene. Però, se riusciamo: che sogno!

Bene, com’è finita è presto detto: i lavori non sono partiti, e lui nel frattempo ha venduto casa.

Chiedere alla vita di venirmi un po’ incontro è un errore che dovrei aver imparato a non fare. Eppure persevero.

dei negozi che dovrebbero scomparire dalla terra

Qualche giorno prima di Natale sono andata a Biella a firmare in banca per questioni legate all’eredità. Ne ho approfittato per lasciare i regali a mia sorella, ed in cambio ho ricevuto da lei un profumo che non metterò, e da mia mamma un sacchetto Pandora. Con tanto di biglietto: “anche se non mi parli ti voglio bene”.

Arrivo a casa e guardo cosa c’è dentro. L’orrore. Una collana con un ciondolo a cuore e un charm della famiglia, più un braccialetto plain.

Io metto la stessa collana tutti i giorni da 10 anni, da 5 con un ciondolo diverso (quello prima era un regalo di ex marito). Non ho MAI indossato niente con un cuore in tutta la mia vita, mai. È palese a chiunque mi conosca che la roba Pandora non può piacermi.

Lui dice che non devo lamentarmi perché conta il pensiero. Ma parliamone, del pensiero. Che pensiero di merda c’è dietro questo regalo? Mi conosci da 40 anni porco cazzo, e mi regali un ciondolo a cuore? No, mi spiace. È vero che conta il pensiero, ma è ovvio che qui il pensiero non c’è proprio stato. Si è andati a raccattare a caso un regalo in gioielleria, come fai quando devi fare un regalo in fretta e non ne hai voglia.

In ogni caso, Pandora vende le sue robe a peso d’oro, quindi mi spiace l’idea di chiudere tutto in un cassetto. Qui ha inizio l’epopea. Passo tre ore sul sito Pandora a cercare dei sostituti, bestemmiando in aramaico perché il sito fa schifo. Trovo tre cose. Vado in negozio per il cambio. Tiro fuori le mie scatoline dicendo che voglio cambiare tutto, la commessa subito si mostra confusa “ma questo non lo può cambiare!!” “questo cosa?” “questo, il bracciale, è omaggio”… ehm, ok, sto cambiando un regalo, secondo te lo so che è omaggio? Ho qualche modo di saperlo? “eh vabbeh non lo cambierò”. Mi fa il conto del resto, le dico che vorrei degli orecchini con due charm. Tira fuori gli orecchini e vuole già sistemare lo scontrino per il cambio, che fai, aspetta, fammi vedere anche i charm prima. Non li trova. Mi chiede di farglieli vedere sul sito (in 10 comodi minuti di caricamento). Raga, ma un catalogo cartaceo in negozio pareva brutto? Sul sito me li da esauriti. “eh se sono esauriti sul sito non ci sono”… Ma… Come? “sai se torneranno disponibili?” “eh no se sul sito non sono disponibili ovviamente non lo so”. E mi guarda senza aggiungere altro. Ovviamente non è la tua giornata migliore, eh, zia? Lascio perdere e me ne vado.

Per la seconda volta, secondo lui sto iper reagendo io a incazzarmi per aver trovato la commessa più svogliata della terra. Va beh.

Oggi ci riprovo, in un altro negozio. Entro. Un minuto e nemmeno uno dei due dietro la cassa alza lo sguardo. Partiamo malissimo.

Arriva la ragazza, le do la roba del cambio, le dico che volevo sti due cazzo di orecchini con i due charm di Alice nel paese delle meraviglie. “devi tornare domani perché sono in saldo” “ma io non li voglio in saldo” “è così” cosa cazzo stai dicendo? Già ho fatto fatica a trovare due robe per arrivare alla cifra del cambio, ci manca solo che me li scontate… Mi passa al suo collega. Meglio.

Trova uno dei due charm, me lo fa vedere. È orribile. Orribile, davvero. Vabeh, piano B. Un braccialetto e due anelli. Misuriamo. Troviamo il tutto. Mancano 6€. Gli dico “perfetto, va benissimo” “No”. Non si può cambiare senza superare la cifra del cambio. È il secondo negozio in cui entro a cambiare, la terza persona con cui parlo, è a nessuno è venuto in mente di dettagliare le poltiche di reso evidentemente pignole PRIMA di perdere mezz’ora a scegliere un reso. Dovrei aggiungere dei soldi per prendere la cosa più economica: un portachiavi A CUORE. Ma porco dio. Butto tutto nel sacchetto e gli dico “vabeh, niente, non lo cambierò” e me ne vado.

E per la terza volta, appena usciti mi attacca la pippa per la reazione.

A me l’unica risposta possibile sembra: ma i cazzi tuoi?